Il Progetto

Il Progetto

Il progetto "Liver Smart Drug" ha come obiettivo la messa a punto di tecnologie innovative per lo sviluppo e la validazione, in ambito industriale, di sistemi nanostrutturati macromolecolari per la cura efficace del tumore al fegato in termini di miglioramento della biodisponibilità dei principi attivi, miglioramento dell’indice terapeutico e rilascio controllato e mirato. 

L'Epatocarcinoma in Sicilia è la terza causa di morte tra le patologie neoplastiche. Nel 2020 i casi stimati di tumori epatici sono stati 13 mila e l'epatocarcinoma rappresenta il 75-85% del totale. Il numero di decessi per tumore in Sicilia è stato di 12.700 e il tumore al fegato rappresenta l'8% del totale.

Il progetto parte da precedenti risultati della ricerca ottenuti mediante il progetto PON - “HIPPOCRATES PON02_00355_2964193: Sviluppo di Micro e Nano-Tecnologie e Sistemi Avanzati per la Salute dell’uomo”, presentato al MIUR dal Distretto Sicilia Micro e Nano Sistemi (soggetto attuatore) che ha prodotto importanti outcomes nella cura del tumore al fegato mediante lo sviluppo di nanosistemi molecolari capaci di agire in  modo mirato sulle cellule tumorali e che sono stati oggetto di deposito di un brevetto.

Partendo da tali risultati, nel progetto LSD sono stati realizzati e caratterizzati nuovi sistemi di drug delivery basati su nanoparticelle a base di polimeri biocompatibili con struttura poliamminoacidica e ciclodestrinica capaci di legari gli attuali farmaci chemioterapici Sorafenib e Levantenib e di indirizzarli, tramite opportuni gruppi chimici sulla superficie, in modo specifico sulle cellule tumorali.

Studi in vitro hanno dimostrato una migliore efficacia dei nanosistemi contenenti il farmaco antitumorale rispetto al farmaco libero. 

Studi in vivo, su cavie da laboratorio, hanno mostrato un significativo aumento dell’efficacia di tali nanoparticelle contenenti il farmaco, nell’inibire la crescita tumorale rispetto al farmaco libero, dopo una somministrazione sia orale che intraperitoneale.

In particolare, gli studi hanno permesso di dimostrare che i nanosistemi somministrati si accumulano in maniera preferenziale nella massa tumorale, mentre la loro presenza negli altri organi è inferiore rispetto a quella mostrata dal farmaco non veicolato.

I risultati ottenuti dal progetto LSD daranno nuove prospettive per la cura del tumore al fegato e potranno  attrarre investimenti di capitale presso la regione Sicilia da parte di multinazionali farmaceutiche interessate all’immissione in commercio.