Il progetto Liver Smart Drug ha come obiettivo la
messa a punto di tecnologie innovative per lo sviluppo e la validazione in
ambito industriale di sistemi
nanostrutturati macromolecolari per la cura efficace del tumore al fegato.
Il progetto - coordinato dal Distretto
Tecnologico Sicilia Micro e Nano Sistemi e affiancato nel coordinamento scientifico dalla Professoressa
Sabrina Conoci dell'Univerisità degli Studi di Messina - ha come partner cinque
Dipartimenti universitari siciliani che hanno contribuito, secondo le loro competenze, al
raggiungimento di importanti risultati scientifici.
In particolare il Dipartimento di Scienze Mediche Chirurgiche e Tecnologie Avanzate dell'Università di Catania ha preliminarmente esaminato i dati epidemiologici dell’epatocarcinoma in Sicilia;
il Dipartimento di Scienze del Farmaco e della Salute dell'Università degli Studi di Catania ha sviluppato dei nanocarriers con lo scopo di potenziare l’attività di Sorafenib e Lenvatinib, i chemioterapici oggetto dello studio, e di ridurre pertanto il loro dosaggio con conseguenti benefici per il paziente;
il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Biologiche Chimiche e Farmaceutiche dell'Università degli Studi di Palermo si è occupato dello sviluppo di nanosistemi, migliorando così la biodisponibilità e l’indice terapeutico dei principi attivi antitumorali, nonché il loro rilascio controllato e mirato, al fine di ottenere un’efficacia selettiva accompagnata da una riduzione degli effetti collaterali più invalidanti;
il Dipartimento di Scienze chimiche, biologiche, farmaceutiche e ambientali dell'Università di Messina ha messo a punto lo sviluppo di modelli biologici in vitro, in vivo ed ex-vivo mentre il Dipartimento di Scienze Biomediche e Biotecnologiche dell'Università degli Studi di Catania si è occupato degli studi preclinici, in vitro e in vivo, utili a valutare l’efficacia dei sistemi LSD di nuova generazione in comparazione con il sistema LSD già brevettato.